Hands on Cuphead alla Gamescom

All Xbox Game Fest c’erano tantissimi titoli da provare di persona e uno di quelli che più volevo provare, specialmente dopo averlo visto di sfuggita all’E3, era Cuphead. Per fortuna mentre tutta la massa di gente si rimpinzava al bar, ho trovato una postazione libera. Coadiuvato da un altro partecipante, ho fatto qualche partita a questo titolo davvero molto particolare.

Cuphead_logo

Il primo impatto con Cuphead è sicuramente buono. Il gioco ha infatti uno stile grafico che richiama i primi cartoni animati degli anni 20 ed è semplicemente magnifico. Le animazioni sono davvero ottime e anche il character design è in pieno nello stile di quegli anni. Tutto si muove, danza a ritmo e rimbalza nello schermo. Già solo per le animazioni, siamo di fronte ad un vero capolavoro. Anche le musiche sono perfettamente nel tema e incalzano il ritmo della partita. Il gameplay però non è tenero come gli effetti visivi.

cuphead-flower

Cuphead è un gioco dannatamente impegnativo e nei tre livelli che abbiamo provato nella demo non abbiamo praticamente mai avuto vita facile. Nel primo livello dovevamo sparare contro una patata gigante che ci attaccava con palle di terriccio pieno di vermi. Una volta sconfitta la patata, anche piuttosto facilmente, arrivava una temibile carota con tre occhi a girandola che controllava carote più piccole col pensiero. Le cose si sono fatte subito complicate e, complice probabilmente le birrette in corpo, non siamo mai riusciti ad avere la meglio. Il secondo livello, un livello aereo, ci vede ai comandi di un aereoplanino.

cuphead-screenshot-pirate

Il boss da battere è un uccellaccio nascosto dentro un orologio a cucù. Il pennuto ci attacca con uova che gli escono dalla bocca e anche qui, complici i colpi di rimbalzo, la partita è davvero tesissima. Dopo diversi minuti di prova, abbiamo dovuto desistere e consideraci sconfitti. Gli sfondi montani in questo boss sono davvero belli e confermano l’ottimo lavoro fatto dai designer. Per finire, il terzo boss che abbiamo affrontato era un tizio su una nave. Dal pontile dovevamo combattere questa sorta di Gambadilegno, schivando colpi sparati da un pesce, palle da cannone e animali vari. Il combattimento è frenetico e l’unico modo per vincere è schivare tutto ciò che si muove, con salti precisi al millesimo di secondo. Siamo stati interrotti a metà, ma avremmo potuto farcela!

cuphead-screenshot-carrot-boss

Per quanto abbiamo visto, Cuphead è visivamente magnifico e terribilmente punitivo. D’altra parte un gioco vintage necessità una difficoltà d’altri tempi e non è un difetto assoluto. I giocatori in cerca di sfida e uno stile tutto particolare troveranno in questo gioco parecchio divertimento.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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