Resident Evil 6 HD

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Resident Evil 6 HD

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Ricordo ancora i brividi e il terrore che nell’ormai lontano 1996, Capcom incuteva nella mia giovane mente da gamer, dove mi ritrovavo nel mio piccolo “sgabuzzino” a giocare al primo capitolo della serie Resident Evil. Nonostante sapevo benissimo che in quel corridoio iniziale mi sarebbe saltato fuori un cerberus, la sensazione era sempre la stessa: angoscia, terrore e adrenalina, cercando di rimanere il meno illeso possibile e ottimizzando al massimo l’inventario all’interno della misteriosa villa nei pressi di Raccoon City. Acclamato da tutto il pubblico mondiale e dalla critica, questo capitolo rimane uno dei migliori survival horror che conosco e che tutt’ora rispetto.  I primi sequel, nonostante ricalcassero il gameplay precedente, si intravvedeva un leggero cambiamento, tentando di trasformare quel survival tanto amato in un titolo più action. Ma, nonostante “piccoli” dettagli, il successo di questa serie sembrava inarrestabile.

Purtroppo, sarà stata la tendenza di quegli anni d’oro, dove qualche cervellone, all’interno del quartier generale della Capcom, ha deciso di trasformare il miglior survival horror dei tempi, in un “action-adventure”, cercando, in qualche modo strano, di trascinare quelle nuove generazioni di videogiocatori ad acquistare un titolo che stava spopolando su tutte le console. Infatti mi ricordo molto bene la presenza di vari cosplayer e di siti, non ufficiali, dedicati a questa serie. Ma avrà fatto bene ad intraprendere questo cammino?

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La via del terrore…:

Se qualcuno mi venisse a palare di Survival horror, specialmente in questo sesto capitolo, gli riderei tranquillamente in faccia. Resident Evil non mette più paura a nessuno e tanto meno non è un più un survival. Questa serie è definitivamente trasformata in un gioco molto action, con dialoghi possi e una credibilità quasi da comicità teatrale. L’unica cosa che rimane “fedele” è che esiste una minaccia biologica, una compagnia che si diverte a fare il piccolo chimico e la solita squadra di poliziotti un po’ “sfigati” pronti a salvare il mondo dalla catastrofe in corso da persone e animali mutanti. Ma la domanda che mi preme continuamente, come un chiodo fisso, è sempre la stessa… Sono io che sono rimasto indietro nel tempo, oppure alla gente davvero piace com’è diventata questa serie?

Senza farmi tanti problemi, allora ho deciso di accettare questa nuova sfida, nonostante mi avevano avvertito dicendomi: “non farlo… potrebbe essere letale per la tua salute mentale”, di provare questo sesto capitolo, in versione HD, per scoprire sulla mia pelle cosa mi ero “perso”. Inizio a guardare il logo e dico: “ehy! Ma quello che vedo è proprio quello che penso?”, per confermare la mia maliziosità “googlelizzo” Resident Evil 6 Giraffa e… tada un bel vietato ai minori. Non è la prima volta che succede che qualche grafico si diverte in questa maniera sui videogiochi, ricordiamo in particolare Mario Galaxy con le sue stelline piazzate sotto le lettere del logo, creando un messaggio subliminale molto evidente. Ma sorvoliamo e andiamo avanti.

La storia inizia con una specie di tutorial nel quale ci sarà il tanto amato Leon (personaggio apparso per la prima volta nel secondo capitolo della saga) che aiuta la tanto agonizzante compagna d’avventura: Helena Harper, mentre vengono bombardati da misteriose forze ignote.  Peccato che già dopo pochi minuti sembra più in forma dello stesso Leon, ma dettagli. Finito questo mini capitolo si potrà scegliere di percorrere la storia di Resident Evil 6 con una delle quattro differenti campagne, dove al loro interno saranno presenti iconici personaggi della serie, accompagnati dalle “new entry”. Le quattro campagne sono liberamente affrontabili nell’ordine preferito, che raccontano la stessa storia vissuta dai protagonisti in diverse situazioni. In particolar modo sono legate a Leon Kennedy, agente a servizio (almeno per pochi istanti)  del presidente degli Stati Uniti con Helena Harper; Chris Redfield, ex agente della STARS (mi viene in mente sempre il Nemesis in RE3 quando lo pronuncio) con Piers Nivans; Jake Muller con Sherry Birkin (la bambina che continuava a scappare in Resident Evil 2) e, per finire, Ada Wong con il suo compagno misterioso che verrà chiamato solamente Agente.

Ogni personaggio avrà a suo fianco il proprio partner controllato dell’intelligenza artificiale o da un nostro amico in co-op locale o multiplayer, con uno stile di gioco unico a differenza di un altro personaggio. La grande novità sta proprio nella cooperazione online, dove in qualsiasi momento, un altro utente si potrà connettere alla nostra console ed aiutarci a eliminare la minaccia bioterroristica che invade la città.

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Original VS Remake:

Ero veramente gasato quando hanno proposto il porting di Rebirth (dal GameCube) sulla PS4/One, tanto da organizzare una serata con i miei migliori amici all’insegna del terrore e dell’hardcore gaming. Dopo 4 anni dalla sua uscita, Resident Evil 6 HD dovrebbe garantire al pubblico una versione restaurata in Full HD, con al suo interno diversi contenuti scaricabili, tra cui anche due costumi per protagonista, dove in passato erano sbloccabili solo e unicamente tramite Residentevil.net. I pregi che possiamo sicuramente dargli sono l’uso intelligente dell’anti-aliasing, dove garantiscono un dettaglio migliore, immagini più nitide e meno sfocate. Dall’altra parte però abbiamo delle texture vecchie, senza nessun miglioramento a livello di definizione, prese di sana pianta dalla vecchia versione e messa in una versione chiamata HD, del quale possiamo dedurre che Capcom ha detto: “Come possiamo fare a riciclare questo gioco? Facciamo una versione HD che magari qualcuno la scarica, senza ovviamente sbatterci troppo…”.

Un altro aspetto che possiamo trovare diverso dalla precedente versione è l’ampiezza dell’inquadratura, con un’inquadratura più grandangolare, garantendo una visione migliore tra l’ambiente e il personaggio. Ovviamente questa nuova “feature” compromette, se vogliamo cosi definire, il senso di tensione, offrendo una visuale più da gioco d’azione. Per fortuna, per chi vuole ancora “goderselo” come nella versione originale, scaricando subito la patch sarà possibile dal menu principale cambiare questa impostazione.

Ma andiamo all’aspetto migliore di questa Remastered. Questa versione offre 60fps stabili, garantendo l’azione molto più reattiva, precisa e fluida specialmente per il suo gameplay, dove nella versione precedente soffriva parecchio di cali enormi nelle scene più intense (fino a 20fps), mentre adesso si potranno avere dei controlli molto più reattivi ed un sistema di puntamento performante. Ovviamente sulla versione Xbox One non è proprio “inchiodato” il frame-rate, rispetto alla versione PS4, ma questo lieve difetto è appena percettibile e garantisce comunque l’esperienza desiderata.

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Conclusione:

Se ovviamente cercate una recensione più dettagliata, vi consiglio di ascoltare l’audio del nostro amico Bizio, al seguente link. Se invece mi state chiedendo se volete spendere i soldi in questo gioco, vi posso dire che Resident Evil 6 è un grande gioco a livello di contenuti, ma solo in quello. Non sperate minimamente di giocare ad un gioco horror, qui di “Evil” ha solo il titolo. Magari un giorno giocheremo ad un bellissimo Resident Evil Pachinko edition, dove basterà tirare giù una leva ed attendere che succeda tutto quello che vuoi (visto che Capcom sta puntando a quello in oriente). Ma fino a quel giorno, almeno per me, attenderò un vero ritorno alle origini.

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Ci piace

  • 60fps quasi stabili
  • Il costo accessibile
  • Molti contenuti

Non ci piace

  • Gameplay anonimo dalla saga
  • Storia non coinvolgente
  • Texture non curate nel porting
4.0

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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